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"Monza sicura, viva, attrattiva": contributi a fondo perduto. Domande online fino al 29 settembre

Dal Comune di Monza (dopo l'approvazione con Deliberazione della Giunta comunale n. 208 del 30 agosto 2022 di  adesione al progetto) il bando "MONZA SICURA, VIVA, ATTRATTIVA" con una dotazione complessiva di 282.659 euro (fra risorse regionali e comunali). 

Con il bando è previsto un contributo a fondo perduto, a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente.

L’investimento non può essere superiore al 50% della spesa ammissibile (in conto capitale e/o di parte corrente). Il contributo verrà attribuito se superiore ad € 2.500.00 sino ad un massimo di € 10.000 euro.

Possono partecipare al bando le mpmi e gli aspiranti imprenditori.

Le micro e pmi singole, in partenariato o costituite in Rete di Imprese ai sensi dell’allegato 1 del Regolamento U.E. n. 651/2014 devono:

  • essere iscritte e attive al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Monza e della Brianza e risultare attive;
  • disporre di una unità locale, oppure impegnarsi ad aprire, entro il termine di conclusione del bando, all’interno dell’ambito territoriale del Distretto l’unità locale la quale deve avere vetrina su strada o deve essere situata al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti.  Le attività di servizi alla persona possono non rispettare questo requisito e trovarsi all’interno di immobili. direttamente accessibili al pubblico.

Gli aspiranti imprenditori invece non devono avere cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del D.Lgs. 06/09/2011 n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia); e avviare, secondo i tempi previsti dal bando e comunque prima dell’erogazione dell’agevolazione da parte del Comune, un’attività economica che soddisfi i requisiti sopra previsti.

In fase di erogazione finale del contributo, le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).  In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, verrà trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi

Non possono partecipare al bando le imprese con i seguenti codici ateco

 47.78.94 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ARTICOLI PER ADULTI (SEXY SHOP)

 92.00 ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE, LE SCOMMESSE, LE CASE DA GIOCO

92.00.02 GESTIONE DI APPARECCHI CHE CONSENTONO VINCITE IN DENARO FUNZIONANTI A MONETA O A GETTONE

92.00.09 ALTRE ATTIVITÀ CONNESSE CON LE LOTTERIE E LE SCOMMESSE

Sono ammissibili i progetti che riguardano:

  1. riqualificazione e ammodernamento, in una prospettiva di innovazione e sostenibilità, di attività già esistenti;
  2. avvio di nuove attività o apertura di nuove unità locali, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente;
  3. opere per il verde urbano come facciate, ingressi “verdi” grazie al posizionamento di fioriere/alberature anche su spazi pubblici limitrofi autorizzati;
  4. opere di attenzione all’ambiente con la realizzazione di insegne munite di fotocellule di rilevazione presenze per accensione esterna dei locali ad attività chiusa;
  5. riqualificazione e ammodernamento degli impianti elettrici, di riscaldamento e di condizionamento per garantire il risparmio energetico.

Gli interventi dovranno:

  1. essere realizzati presso una unità locale localizzata all’interno dell’area del Distretto e in possesso dei requisiti sopra indicati, non potranno essere presentate più domande dallo stesso operatore anche se in possesso di più unità locali nell’ambito del Distretto;
  2. interessare una attività ammissibile (vendita al dettaglio di beni e/o servizi, somministrazione di cibi e bevande, prestazione di servizi alla persona)

Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 sino alla chiusura del bando. Spese che possono essere in conto capitale o in conto corrente.

Le spese in conto capitale possono riguardare:

  1. opere edili;
  2. impianti;
  3. arredi e strutture temporanee, anche fuori bottega;
  4. macchinari, attrezzature ed apparecchi
  5. veicoli ad uso commerciale;
  6. realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc..

Le spese in parte corrente invece possono essere sono relative a:

  1. consulenze, studi ed analisi, anche per efficientamento energetico;
  2. canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
  3. spese per eventi e animazione;
  4. promozione, comunicazione pubblicità.
  5. formazione del titolare o dei lavoratori;
  6. affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa.

Per essere ammissibile al contributo con risorse regionali, il budget di spesa del progetto deve obbligatoriamente prevedere spese in conto capitale, in quanto le risorse regionali possono essere destinate solo a copertura di spese in conto capitale.

Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dall’impresa beneficiaria, ritenute pertinenti e direttamente imputabili al progetto.

L’assegnazione del contributo può essere effettuata anche in caso di presentazione di preventivi di progetto, ma l’erogazione del contributo stesso verrà effettuata a presentazione delle regolari fatture di esecuzione delle spese, da trasmettere entro e non oltre il 31 marzo 2024.

Non sono ammissibili:

  1. le spese fatturate da fornitori che si trovino con il cliente in rapporti di controllo, come definiti ai sensi dell’art. 2359 del c.c., o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
  2.  i pagamenti effettuati in contanti o tramite compensazione di qualsiasi tipo tra cliente e fornitore;
  3.  i lavori in economia;
  4. qualsiasi forma di autofatturazione.

In ogni caso le spese dovranno:

  1. aver dato luogo a un’effettiva uscita di cassa da parte del soggetto partner, comprovata da titoli attestanti l’avvenuto pagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente la spesa all’operazione oggetto di agevolazione;
  2. essere pagate tramite titoli idonei a garantire la tracciabilità dei pagamenti (a titolo esemplificativo, tramite bonifico bancario o postale, Sepa/Ri.Ba/SDD, oppure tramite assegno non trasferibile, bancomat, carta credito aziendale, accompagnati dall’evidenza della quietanza su conto corrente che evidenzi il trasferimento del denaro tra il soggetto beneficiario e i fornitori;
  3. essere effettivamente sostenute e quietanzate dall’impresa beneficiaria nel periodo di ammissibilità della spesa.

Domande online al Comune di Monza entro il 29 settembre. 

04/07/23
Categoria: Associazioni

Tipologia: Dalle associazioni